Se il figlio maggiorenne torna solo nei weekend, la casa familiare rimane assegnata alla madre

12 novembre 2020

La Cassazione torna su un tema molto dibattuto e delicato all'interno dei rapporti familiari, quale quello attinente l'assegnazione della casa familiare.

Gli Ermellini hanno stabilito, riprendendo un consolidato precedente orientamento del 2013, che la casa permanga alla madre convivente con il figlio maggiorenne, che non ha ancora raggiunto l'autosufficienza economica, anche se torna solo nei weekend.

Questo quanto sancito dall'ordinanza della Cassazione n. 23473/2020 al termine di una causa di divorzio, in cui il Tribunale ha assegnato alla moglie la casa coniugale in quanto genitore coabitante con il figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente,

In tema di separazione personale dei coniugi, la nozione di convivenza rilevante agli effetti dell'assegnazione della casa familiare comporta la stabile dimora del figlio presso l'abitazione di uno dei genitori con sporadici allontanamenti, con l'esclusione di saltuario ritorno presso l'abitazione solo per il fine settimana.

La specificità della pronuncia è data dal fatto che per poter affermare la permanenza della casa familiare in capo alla ex moglie, occorre che il figlio, pur non vivendo quotidianamente in casa, durante la settimana, vi faccia ritorno abitualmente il fine settimana. 



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